EDMONDO MUZJ

IL PRIMO A PARLARE DI ANTROPOMETRIA

Nato a Teramo nel 1894 Laureatosi nel 1920, si recò a Berlino per seguire due scuole ortognatodontiche di opposti indirizzi: quella Angliana di Paul Oppler e quella innovativa dei fratelli Simon. Nel contrasto che caratterizzava in quegli anni le due scuole e l’intero ambito ortognatodontico , orientò il suo interesse verso l’individuazione di una ‘terza via’ autonoma ed originale. Da questa ricerca sarebbe scaturita una monumentale opera medico-scientifica sviluppata nell’ambito della tipologia facciale e della morfogenesi, in quello dell’eziologia e della diagnosi delle anomalie orofacciali. Nel 1926 introdusse l’insegnamento di Ortognatodonzia nell’ateneo Bolognese; nel 1933 lo introdusse nell’Istituto Superiore di Odontoiatria G.Eastman di Roma di cui fu vice direttore. Nel 1941 ritornò all’università di Bologna come direttore incaricato della cattedra di Odontoiatria. Negli ’50 istruì grandi maestri del calibro di Cesare Luzi, Benito Miotti e Mario Adorni Braccesi (futuri capiscuola di Roma, Padova e Firenze) Giorgio Maj.

Nella foto, il prof. Edmondo Muzj con il suo typodont

Il grande merito didattico del Muzj è aver esposto una classificazione anatomo-patologica che racchiudendo in sé la patogenesi della dismorfosi, indica anche l’indirizzo terapeutico e la sua possibilità.
Morì nel 1995 a 101 anni

scheda storica a cura di Gianni Grandi