dr. Edmondo Muzj e il suo Typodont

(estratto da una lettera del dr. Giovanni Vanni)

Quando l’Ortodonzia era un insieme di Clinica, Tecnica e Artigianato.

Un tempo l’Ortodonzia era esercitata da pochi Odontoiatri, perché ritenuta dispersiva e poco remunerativa, quindi, quei pochi dovevano lambiccarsi il cervello per portare a buon fine un trattamento.
Allora ogni caso risultava una novità perché non c’era possibilità di confronto e l’Ortodontista era obbligato spesso a inventare la progettazione, l’apparecchio e l’esecuzione. Fino agli anni quaranta le case costruttrici di materiale e attrezzi ortodontici si potevano contare con una mano.

I mezzi d’informazione erano carenti, l’aggiornamento quasi un miraggio e presso le Università l’insegnamento di quella disciplina era poco contemplata.
Ci si può rendere conto di quali e quante difficoltà dovesse incontrare chi imboccava questa strada, ho nelle mie mani sessantadue anni di lavoro nel campo dentale, di questi ben quarantatrè nel settore ortodontico.
Ho costruito da solo le mie bande, gli archi extraorali, gli apparecchi rimovibili e non so quanti metri di filo ho piegato facendo anse, molle e attivatori di ogni genere.
Visitare il museo, per noi vecchi vorrà dire riassaporare qualcosa che si è sposato con la nostra giovinezza, per i giovani sarà uno stimolo e se vogliamo, visto che l’esperienza viene dal passato, anche una guida. (dott. Giovanni Vanni – CT)       

Perché lasciare che tanti nomi, tanti prodotti dell’intelletto vadano a disfarsi nell’oblio?

Dedicato ad un grande amico

Ci manca più che mai la tua forza d’animo, la tua vitalità e la tua amicizia. Ciao Gianni

Claudio e Andrea