FIORINO PAGANI

AVANTI ANNI LUCE, APPENA ARRIVAVA, SPICCAVA IL VOLO VERSO L’ALTO

Lombardo di nascita , ma toscano d’adozione.

Se l’ortodonzia in Italia se mossa, lo dobbiamo a lui.

Già nel 1950, con una lungimiranza  che ne ha fatto un pioniere ed un capo indiscusso, Fiorino Pagani capì che l’ortodonzia, quella con l’O maiuscola andava fatta in una certa maniera.

Nel suo “palazzo “ di Via delle Conce a Lucca, Fiorino fu per molti anni una persona inavicinabile, tutta dedita ad una tecnica nuova ed incomprensibile: l’ortodonzia.

Credeva fortemente nell’ortodonzia fissa, ma sua è anche la vite a ventaglio che porta ancora il suo nome.

Ma un giorno d’inverno nel ’62, Fiorino fece visita alla Leone (che allora produceva solo corone) e Alessandro Pozzi lo ricordava così….

“iniziò a parlarci di ortodonzia, ci disse che si basava sull’uso di prodotti costruiti in acciaio inossidabile perché ben si prestava alla puntatura ed alla saldatura, ci impose di studiare di notte per costruire dei piccoli tubi e degli strani attacchi per la tecnica Johnson.”

Nella foto, dispositivo con Vite Pagani

Da quel giorno nacque un sodalizio fraterno con Alessandro Pozzi, al punto di far svoltare la Leone verso l’ortodonzia.

Fu il primo in Italia, a creare un laboratorio ortodontico, tenere corsi per la Rocky Mountains, farsi editore di un libro sul Johnson.

Nel 1968 fonda l’Ortec di cui fu il primo presidente e maestro di schiere di tecnici italiani e francesi.

Girò l’America, visitando  studi, laboratori, depositi.

Tornato in Italia carico di materiali e idee, si ritirò a Lucca e nacque il Crozat.

Impose all’amico Alessandro di trovargli un filo migliore dell’oro ma del costo di un decimo, ed anche la saldatura.

Cominciò ad insegnare questa nuova tecnica in tutta Europa, finchè in una notte di novembre …

Fiorino, muore nel 1979 in seguito ad un tragico incidente stradale.

scheda storica a cura di Gianni Grandi